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Lisia

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view post Posted on 4/4/2009, 22:31     +1   -1
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I democratici non devono dimenticare le scelleratezze dei Trenta tiranni **

Nella perorazione finale della Contro Eratostene Lisia si rivolge ai democratici del Pireo, invitandoli a mantenere ben desta la memoria dei gravissimi torti subiti dai Trenta.

Ὅσοι δ᾽ ἐκ Πειραιῶς ἐστε, πρῶτον μὲν τῶν ὅπλων ἀναμνήσθητε, ὅτι πολλὰς μάχας ἐν τῇ ἀλλοτρίᾳ μαχεσάμενοι οὐχ ὑπὸ τῶν πολεμίων ἀλλ᾽ ὑπὸ τούτων ἀφῃρέθητε τὰ ὅπλα, ἔπειθ᾽ ὅτι ἐξεκηρύχθητε μὲν ἐκ τῆς πόλεως, ἣν ὑμῖν οἱ πατέρες παρέδοσαν, φεύγοντας δὲ ὑμᾶς ἐκ τῶν πόλεων ἐξῃτοῦντο. ἀνθ᾽ ὧν ὀργίσθητε μὲν ὥσπερ ὅτ᾽ ἐφεύγετε, ἀναμνήσθητε δὲ καὶ τῶν ἄλλων κακῶν ἃ πεπόνθατε ὑπ᾽ αὐτῶν, οἳ τοὺς μὲν ἐκ τῆς ἀγορᾶς τοὺς δ᾽ ἐκ τῶν ἱερῶν συναρπάζοντες βιαίως ἀπέκτειναν, τοὺς δὲ ἀπὸ τέκνων καὶ γονέων καὶ γυναικῶν ἀφέλκοντες φονέας αὑτῶν ἠνάγκασαν γενέσθαι.

(Contro Eratostene)

Traduzione:

SPOILER (click to view)
E tutti voi del Pireo [quanti siete dal Pireo], in primo luogo ricordatevi delle armi, (e cioè del fatto che), dopo aver combattuto molte battaglie in (terra) straniera, foste privati delle armi non dai nemici, ma da costoro, e poi (del fatto) che foste banditi dalla città che i (vostri) progenitori vi avevano consegnato, e (del fatto) che (i Trenta) richiesero la vostra estradizione [vi richiedevano] quando eravate esuli dalle (vostre) città. Per questi (fatti) dovete provare sdegno [siate in collera] (con loro) esattamente come quando eravate in esilio, e ricordatevi anche degli altri mali che avete subìto per causa di costoro, i quali uccisero alcuni trascinandoli (via) con la violenza chi dalla piazza, chi dai templi, mentre altri, dopo averli strappati ai figli e ai genitori e alle mogli, (li) costrinsero al suicidio [a divenire uccisori di se stessi]".


Edited by Arianna... - 14/1/2010, 20:17
 
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view post Posted on 4/4/2009, 22:52     +1   -1
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I nostri antenati dimostrarono grande coraggio contro i Persiani **

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Traduzione:

SPOILER (click to view)
Chi tra gli dei non avrebbe provato compassione di loro per la grandezza del pericolo (affrontato)? O chi tra gli uomini non (li) avrebbe pianti? O chi non li avrebbe ammirati per il coraggio? Davvero quelli superarono enormemente per il (loro) valore tutti gli uomini, sia nelle decisioni sia nei pericoli della guerra, quando abbandonarono la città, si imbarcarono sulle navi e opposero (1) lo scarso numero dei loro soldati (2) alla moltitudine dell’Asia. E mostrarono a tutti gli uomini, dopo la vittoria sul mare (3), che (è) preferibile combattere con pochi per la libertà che con molti sotto un re (4) per la propria schiavitù. Essi fornirono moltissimi e nobilissimi contributi (5) in difesa della libertà dei Greci, (quali) lo stratega Temistocle, abilissimo nel parlare, nel prendere decisioni e nell’agire, navi più numerose (di quelle) degli altri alleati ed uomini molto esperti. E infatti chi tra gli altri Greci avrebbe potuto rivaleggiare con costoro per saggezza, numero e coraggio?

(1) Avendo abbandonato... essendosi imbarcati... avendo opposto; (2) le loro persone che erano poche; (3) avendo vinto nella battaglia navale; (4) governati da un re; (5) cose.


Edited by Arianna... - 12/6/2009, 16:40
 
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view post Posted on 11/5/2009, 19:18     +1   -1
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Una rissa in lavanderia **

Il protagonista di questa orazione, trascinato in giudizio da un certo Simone, racconta in prima persona le poco edificanti gesta di quest'ultimo, disposto anche a scatenare un rissa pur di mettere le mani su un bel ragazzo di cui si è invaghito.

Μετὰ δὲ ταῦτα τὸ μὲν μειράκιον εἰς γναφεῖον κατέφυγεν, οὗτοι δὲ συνεισπεσόντες ἦγον αὐτὸν βίᾳ, βοῶντα καὶ κεκραγότα καὶ μαρτυρόμενον. συνδραμόντων δὲ ἀνθρώπων πολλῶν καὶ ἀγανακτούντων τῷ πράγματι καὶ δεινὰ φασκόντων εἶναι τὰ γιγνόμενα, τῶν μὲν λεγομένων οὐδὲν ἐφρόντιζον, Μόλωνα δὲ τὸν γναφέα καὶ ἄλλους τινὰς ἐπαμύνειν ἐπιχειροῦντας συνέκοψαν. ἤδη δὲ αὐτοῖς οὖσι παρὰ τὴν Λάμπωνος οἰκίαν ἐγὼ μόνος βαδίζων ἐντυγχάνω, δεινὸν δὲ ἡγησάμενος εἶναι καὶ αἰσχρὸν περιιδεῖν οὕτως ἀνόμως καὶ βιαίως ὑβρισθέντα τὸν νεανίσκον, ἐπιλαμβάνομαι αὐτοῦ. οὗτοι δέ, διότι μὲν τοιαῦτα παρενόμουν εἰς ἐκεῖνον, οὐκ ἠθέλησαν εἰπεῖν ἐρωτηθέντες, ἀφέμενοι δὲ τοῦ νεανίσκου ἔτυπτον ἐμέ. μάχης δὲ γενομένης, ὦ βουλή, καὶ τοῦ μειρακίου βάλλοντος αὐτοὺς καὶ περὶ τοῦ σώματος ἀμυνομένου καὶ τούτων ἡμᾶς βαλλόντων, ἔτι δὲ τυπτόντων αὐτὸν ὑπὸ τῆς μέθης καὶ ἐμοῦ ἀμυνομένου, καὶ τῶν παραγενομένων ὡς ἀδικουμένοις ἡμῖν ἁπάντων ἐπικουρούντων, ἐν τούτῳ τῷ θορύβῳ συντριβόμεθα τὰς κεφαλὰς ἅπαντες.

(Contro Simone)

Traduzione:
SPOILER (click to view)
Dopo questi fatti il ragazzo si rifugiò in una lavanderia, e costoro, facendo(vi) irruzione, cercarono di trascinarlo [lo trascinavano] via a forza, mentre urlava e strillava e invocava testimoni. Nonostante molti uomini fossero accorsi e si sdegnassero per l'accaduto e dicessero che ciò che stava avvenendo era scandaloso, non si preoccuparono [-vano] affatto delle (loro) parole, anzi, picchiarono Molone il lavandaio ed altri che tentavano di difender(lo). Allora io, mentre cammino da solo, m'imbatto in loro che erano già vicino alla casa di Lampone, e, convinto che sia grave e spregevole permettere che il ragazzino venga oltraggiato in un modo così illegale e violento, lo prendo con me. Ma costoro, nonostante fossero stati interrogati [ἐρωτηθέντες], non vollero dire per quale motivo commettessero simili azioni illegali contro di lui, e lasciato andare il ragazzino si misero a picchiare me [picchiavano me]. Scoppiata una rissa, o giudici, mentre [e mentre] il ragazzo picchiava loro e cercava di difendere la sua incolumità fisica [si difendeva per il corpo] e costoro colpivano noi, ed inoltre, in preda all'ubriachezza [a causa dell'ubriachezza], picchiavano lui, ed io (lo) difendevo, e tutti i presenti ci soccorrevano, convinti che noi subissimo un torto (1), in questo trambusto ci rompiamo la testa [le teste] tutti quanti.

(1) ὡς + participio = causale soggettiva (= "pensando che", "convinto che") oppure comparativa ipotetica (= "come se").


Edited by Arianna... - 6/12/2009, 15:17
 
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view post Posted on 8/9/2009, 18:28     +1   -1
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Serse minaccia la Grecia **

Dopo la disfatta di Maratona subìta dal padre (490 a.C.), Serse si appresta ad invadere la Grecia con un esercito sterminato.

Ξέρξης ὁ τῆς Ἀσίας βασιλεύς, καταφρονήσας μὲν τῆς Ἑλλάδος, ἐψευσμένος δὲ τῆς ἐλπίδος, ἀτιμαζόμενος δὲ τῷ γεγενημένῳ, ἀχθόμενος δὲ τῇ συμφορᾷ, ὀργιζόμενος δὲ τοῖς αἰτίοις, ἀπαθὴς δ' ὢν κακῶν καὶ ἄπειρος ἀνδρῶν ἀγαθῶν, δεκάτῳ ἔτει παρασκευασάμενος διακοσίαις μὲν καὶ χιλίαις ναυσὶν ἀφίκετο, τῆς δὲ πεζῆς στρατιᾶς οὕτως ἄπειρον τὸ πλῆθος ἦγεν, ὥστε καὶ τὰ ἔθνη τὰ μετ' αὐτοῦ ἀκολουθήσαντα πολὺ ἂν ἔργον εἴη καταλέξαι· ὃ δὲ μέγιστον σημεῖον τοῦ πλήθους· ἐξὸν γὰρ αὐτῷ χιλίαις ναυσὶ διαβιβάσαι κατὰ τὸ στενότατον τοῦ Ἑλλησπόντου τὴν πεζὴν στρατιὰν ἐκ τῆς Ἀσίας εἰς τὴν Εὐρώπην, οὐκ ἠθέλησεν, ἡγούμενος τὴν διατριβὴν αὑτῷ πολλὴν ἔσεσθαι· ἀλλ' ὑπεριδὼν καὶ τὰ φύσει πεφυκότα καὶ τὰ θεῖα πράγματα καὶ τὰς ἀνθρωπίνας διανοίας ὁδὸν μὲν διὰ τῆς θαλάττης ἐποιήσατο, πλοῦν δὲ διὰ τῆς γῆς ἠνάγκασε γενέσθαι, ζεύξας μὲν τὸν Ἑλλήσποντον, διορύξας δὲ τὸν Ἄθω, ὑφισταμένου οὐδενός, ἀλλὰ τῶν μὲν ἀκόντων ὑπακουόντων, τῶν δὲ ἑκόντων προδιδόντων. Οἱ μὲν γὰρ οὐχ ἱκανοὶ ἦσαν ἀμύνασθαι, οἱ δ' ὑπὸ χρημάτων διεφθαρμένοι.

Lisia, Epitafio

Traduzione:

SPOILER (click to view)
Serse, il re dell'Asia, dopo aver sottovalutato [disprezzato] la Grecia (ed essere stato) deluso nelle sue speranze [della speranza] e disonorato dagli eventi, irritato dalla disgrazia (ed) infuriato contro i (suoi) autori, essendo incapace di sopportare le sventure ed inesperto di uomini valorosi, dopo dieci anni, preparatosi (per la guerra), giunse (in Grecia) con dodicimila navi, e il numero dell'esercito terrestre (che) portava (con sé era) così immenso che sarebbe un'impresa non da poco enumerare i popoli che lo avevano seguito; ma la più grande prova del (loro) numero (è questa): (pur) essendogli possibile, con mille navi, far passare l'esercito terrestre dall'Asia in Europa attraverso il (punto) più stretto dell'Ellesponto, non volle (farlo), convinto che la perdita di tempo per lui sarebbe stata eccessiva [molta]; ma, diprezzando sia le leggi di natura sia quelle divine [e le cose stabilite per natura e le cose divine] sia le opinioni umane, si costruì una strada attraverso il mare ed obbligò le navi a passare via terra [costrinse il navigare ad avvenire via terra], dopo avere aggiogato l'Ellesponto e scavato il (promontorio) Athos, senza che nessuno (gli) si opponesse, [ma] perché quelli che non erano favorevoli (gli) obbedirono, e quelli che erano favorevoli tradirono (la Grecia). I primi infatti non erano in grado di resister(gli), i secondi (erano stati) corrotti dal (suo) denaro.

Traduzione in inglese (dal sito Perseus)

Xerxes, King of Asia, who had held Greece in contempt, but had been deceived in his hopes, who was dishonored by the event, galled by the disaster, and angered against its authors, and who was unused to ill-hap and unacquainted with true men, in ten years' time prepared for war and came with twelve hundred ships; and the land army that he brought was so immense in numbers that to enumerate even the nations that followed in his train would be a lengthy task. But the surest evidence of their numbers is this: although he had a thousand ships to spare for transporting his land army over the most narrow part of the Hellespont, he decided against it, for he judged that it would cause him a great waste of time: despising alike the effects of nature, the dispositions of Heaven and the purposes of men, he made him a road across the sea, and forced a passage for ships through the land, by spanning the Hellespont and trenching Athos; none withstood him, for the unwilling submitted, and the willing chose to be traitors. The former were not capable of resisting, and the latter were corrupted by bribes.


Edited by Arianna... - 26/2/2010, 16:22
 
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view post Posted on 16/11/2010, 23:57     +1   -1
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Violenze dei Trenta nei confronti dei meteci **

Nella narratio della Contro Eratostene Lisia rievoca i misfatti dei Trenta nei confronti dei meteci, rei soltanto di essere fedeli al regime democratico e perciò invisi al regime. Di qui l'idea di un blitz contro alcuni meteci ricchi, allo scopo di impadronirsi del loro denaro.

Οὑμὸς πατὴρ Κέφαλος ἐπείσθη μὲν ὑπὸ Περικλέους εἰς ταύτην τὴν γῆν ἀφικέσθαι, ἔτη δὲ τριάκοντα ᾤκησε, καὶ οὐδενὶ πώποτε οὔτε ἡμεῖς οὔτε ἐκεῖνος δίκην οὔτε ἐδικασάμεθα οὔτε ἐφύγομεν, ἀλλ' οὕτως ᾠκοῦμεν δημοκρατούμενοι ὥστε μήτε εἰς τοὺς ἄλλους ἐξαμαρτάνειν μήτε ὑπὸ τῶν ἄλλων ἀδικεῖσθαι. Ἐπειδὴ δ' οἱ τριάκοντα πονηροὶ καὶ συκοφάνται ὄντες εἰς τὴν ἀρχὴν κατέστησαν, φάσκοντες χρῆναι τῶν ἀδίκων καθαρὰν ποιῆσαι τὴν πόλιν καὶ τοὺς λοιποὺς πολίτας ἐπ' ἀρετὴν καὶ δικαιοσύνην τραπέσθαι, τοιαῦτα λέγοντες οὐ τοιαῦτα ποιεῖν ἐτόλμων, ὡς ἐγὼ περὶ τῶν ἐμαυτοῦ πρῶτον εἰπὼν καὶ περὶ τῶν ὑμετέρων ἀναμνῆσαι πειράσομαι. Θέογνις γὰρ καὶ Πείσων ἔλεγον ἐν τοῖς τριάκοντα περὶ τῶν μετοίκων, ὡς εἶέν τινες τῇ πολιτείᾳ ἀχθόμενοι· καλλίστην οὖν εἶναι πρόφασιν τιμωρεῖσθαι μὲν δοκεῖν, τῷ δ' ἔργῳ χρηματίζεσθαι· πάντως δὲ τὴν μὲν πόλιν πένεσθαι, τὴν ἀρχὴν δὲ δεῖσθαι χρημάτων.

Lisia, Contro Eratostene

Traduzione:

SPOILER (click to view)
Mio padre Cèfalo fu convinto da Pericle a trasferirsi in questo paese, (vi) abitò per trent'anni, e né noi (= i figli) né lui intentammo mai un processo contro nessuno né [o] (lo) subimmo, anzi, finché c'è stata [c'era] la democrazia, siamo vissuti [vivevamo] in modo da non commettere torti contro gli altri né riceverne dagli altri. Ma quando i Trenta, che erano delinquenti e spie, salirono al potere affermando che bisognava ripulire la città dai malviventi e (che bisognava) che gli altri cittadini si indirizzassero alla virtù ed alla giustizia, fecero praticamente l'opposto di quel che dicevano [(pur) dicendo tali cose, osavano fare cose non tali], come io, dopo aver parlato anzitutto dei fatti miei, cercherò di ricordare anche a proposito dei fatti vostri. Teognide e Pisone, infatti, nelle assemblee dei Trenta [fra i Trenta], sostenevano, a proposito dei meteci, che ce n'erano alcuni ostili al regime: (questo) era dunque un magnifico pretesto per dare l'impressione di castigar(li), ma in realtà per far soldi: la città era poverissima e il regime aveva bisogno di denaro.
 
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view post Posted on 27/10/2011, 14:39     +1   -1
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Per questa versione ti proponiamo anche un esercizio un po' più complesso, che puoi visualizzare e scaricare QUI, e di cui potrai scaricare la soluzione in allegato:

Separa le frasi con il "metodo delle parentesi", scomponi e analizza le forme verbali, costruisci ogni singola frase a partire dal verbo e scrivi la traduzione letterale nello spazio interlineare.
A parte scrivi la traduzione definitiva, nella forma più fluida ed elegante possibile.


Che ne sarà di me senza il sussidio d'invalidità? **

Ha tutta l'aria di essere un fior di furfante questo cliente di Lisia: pur non essendo invalido, pretende il sussidio di invalidità, perché... be', qualcuno deve pur mantenerlo!


Φησὶ ὁ κατήγορος οὐ δικαίως με λαμβάνειν τὸ παρὰ τῆς πόλεως ἀργύριον· καὶ γὰρ τῷ σώματι δύνασθαι καὶ οὐκ εἶναι τῶν ἀδυνάτων, καὶ τέχνην ἐπίστασθαι τοιαύτην ὥστε καὶ ἄνευ τοῦ διδομένου τούτου ζῆν. Καὶ τεκμηρίοις χρῆται, τῆς μὲν τοῦ σώματος ῥώμης, ὅτι ἐπὶ τοὺς ἵππους ἀναβαίνω, τῆς δ' ἐν τῇ τέχνῃ εὐπορίας, ὅτι δύναμαι συνεῖναι δυναμένοις ἀνθρώποις ἀναλίσκειν. Τὸν μὲν οὖν ἐμὸν βίον, οἷος τυγχάνει, πάντας ὑμᾶς οἴομαι γιγνώσκειν· ὅμως δὲ κἀγὼ διὰ βραχέων ἐρῶ. Ἐμοὶ γὰρ ὁ μὲν πατὴρ κατέλιπεν οὐδέν, τὴν δὲ μητέρα τελευτήσασαν πέπαυμαι τρέφων τρίτον ἔτος τουτί, παῖδες δέ μοι οὔπω εἰσὶν οἵ με θεραπεύσουσι. Πρόσοδος δέ μοι οὐκ ἔστιν ἄλλη πλὴν ταύτης, ἣν ἐὰν ἀφέλησθέ με, κινδυνεύσαιμ' ἂν ὑπὸ τῇ δυσχερεστάτῃ γενέσθαι τύχῃ.

Lisia, Per l'invalido

Traduzione:
Dice l'accusatore che non giustamente io prendo il denaro dalla città: e infatti (dice che) di corpo sono sano [posso] e che non sono fra gli invalidi e conosco un mestiere tale che anche senza questo contributo posso vivere [vivo]. E (come) indizi usa, della forza del corpo, (il fatto) che salgo sui cavalli, e dei miei guadagni [del benessere nel mestiere], (il fatto) che posso stare con uomini in grado di spendere. Dunque la mia vita, quale si trova (ad essere), penso che tutti voi lo sappiate: e comunque anch'io (ve) lo dirò in breve. A me infatti il padre non lasciò nulla (in eredità), e la madre, (che è morta), ho smesso di mantenerla (1) due anni fa [questo qui (è) il terzo anno], e non ho [a me non sono] ancora figli che possano occuparsi di me [che mi cureranno]. Io non ho [a me non è] altra entrata che questa, e se me la toglieste [che (2) qualora mi togliate], rischierei (3) di finire nella miseria più nera [essere sotto la sorte più infelice].

(1) Participio predicativo;
(2) nesso relativo: ἣν ἐάν = καὶ ἐὰν ταύτην;
(3) Periodo ipotetico misto: la protasi (ἐὰν ἀφέλησθε) è del II tipo (eventualità), l'apodosi (κινδυνεύσαιμ' ἂν) è del III (possibilità).


Edited by Arianna… - 27/10/2011, 16:00

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view post Posted on 2/1/2013, 20:13     +1   -1
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La violenza di Simone **

L'imputato, difeso da Lisia, accusa a sua volta Simone, l'accusatore, reo di essersi introdotto con la violenza in casa sua spinto dalla gelosia nei confronti di un ragazzo amato da entrambi.

Πυθόμενος ὅτι τὸ μειράκιον ἦν παρ'ἐμοί, ἐλθὼν ἐπὶ τὴν οἰκίαν τὴν ἐμὴν νύκτωρ μεθύων, ἐκκόψας τὰς θύρας εἰσῆλθεν εἰς τὴν γυναικωνῖτιν, ἔνδον οὐσῶν τῆς τε ἀδελφῆς τῆς ἐμῆς καὶ τῶν ἀδελφιδῶν, αἳ οὕτω κοσμίως βεβιώκασιν ὥστε καὶ ὑπὸ τῶν οἰκείων ὁρώμεναι αἰσχύνεσθαι. Οὗτος τοίνυν εἰς τοῦτο ἦλθεν ὕβρεως ὥστ'οὐ πρότερον ἠθέλησεν ἀπελθεῖν, πρὶν αὐτὸν ἡγούμενοι δεινὰ ποιεῖν οἱ παραγενόμενοι καὶ οἱ μετ'αὐτοῦ ἐλθόντες, ἐπὶ παῖδας κόρας καὶ ὀρφανὰς εἰσιόντα, ἐξήλασαν βίᾳ. Kαὶ τοσούτου ἐδέησεν αὐτῷ μεταμελῆσαι τῶν ὑβρισμένων, ὥστε ἐξευρὼν οὗ ἐδειπνοῦμεν ἀτοπώτατον πρᾶγμα καὶ ἀπιστότατον ἐποίησεν, εἰ μή τις εἰδείη τὴν τούτου μανίαν. 'Eκκαλέσας γάρ με ἔνδοθεν, ἐπειδὴ τάχιστα ἐξῆλθον, εὐθύς με τύπτειν ἐπεχείρησεν: ἐπειδὴ δὲ αὐτὸν ἠμυνάμην, ἐκστὰς ἔβαλλέ με λίθοις. Καὶ ἐμοῦ μὲν ἁμαρτάνει, Ἀριστοκρίτου δέ, ὃς παρ᾽ ἐμὲ ἦλθε μετ᾽ αὐτοῦ, βαλὼν λίθῳ συντρίβει τὸ μέτωπον.

Lisia, Contro Simone

Traduzione:

(Simone), saputo che il ragazzo era presso di me, dopo essersi introdotto di notte ubriaco in casa mia, abbattute le porte entrò nel gineceo, mentre erano dentro mia sorella e le (mie) nipoti, le quali sono (sempre) vissute in modo così pudico che si vergognano perfino di essere viste (1) dai familiari. Costui dunque arrivò ad un punto tale di impudenza, che non volle andarsene prima che le persone sopraggiunte e quelli che erano arrivati con lui lo cacciassero via con la forza, ritenendo che facesse qualcosa di molto grave entrando da ragazze giovanissime e orfane (2). E tanto fu lontano dal pentirsi [di tanto gli mancò di pentirsi] delle (sue) insolenze, che, scoperto dove stavamo cenando, fece una cosa assolutamente assurda e incredibile, se uno non conoscesse la sua follia. Infatti, dopo avermi chiamato fuori [dall'interno], non appena io uscii, subito tentò di picchiarmi; e siccome io mi difesi da lui, allontanatosi si mise a colpirmi [mi colpiva] con delle pietre. E me, mi mancò [-a], ma ad [di] Aristòcrito, che era venuto da me con lui, spaccò la fronte colpendolo con una pietra.

(1) ὁρώμεναι è participio predicativo del soggetto; (2) si costruisce così: πρὶν οἱ παραγενόμενοι καὶ οἱ ἐλθόντες μετ'αὐτοῦ ἐξήλασαν βίᾳ, ἡγούμενοι αὐτὸν ποιεῖν δεινά, εἰσιόντα ἐπὶ παῖδας κόρας καὶ ὀρφανάς.


Edited by Arianna… - 2/1/2013, 23:06
 
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