Experimenta

Erodoto

« Older   Newer »
  Share  
view post Posted on 13/3/2009, 23:50     +1   -1
Avatar

Senior Cat

Group:
Administrator
Posts:
17,188
Reputation:
+16

Status:


N.B.: Erodoto scrive in dialetto ionico. Scarica qui una sintesi delle caratteristiche di questo dialetto.

ERODOTO

La regina Nitocri, dopo morta, si fa beffe del re Dario *
Ma che gatti d'Egitto! **
Cleobi e Bitone **
Serse fa frustare il mare **
Inizio della battaglia di Maratona **
La battaglia di Maratona **
Epizèlo ateniese perde la vista per aver visto un fantasma **

Edited by Arianna… - 10/11/2014, 18:36
 
Top
view post Posted on 21/11/2010, 20:22     +1   -1
Avatar

Senior Cat

Group:
Administrator
Posts:
17,188
Reputation:
+16

Status:


Serse fa frustare il mare **

Il re Serse ha fatto costruire un ponte di barche per attraversare l'Ellesponto; una tempesta, però, lo distrugge. Infuriato ed offeso, nel suo delirio di onnipotenza, Serse impone al mare durissime punizioni.

Ἐς ταύτην ὦν τὴν ἀκτὴν ἐξ Ἀβύδου ὁρμώμενοι, ἐγεφύρουν τοῖσι προσέκειτο, τὴν μὲν λευκολίνου Φοίνικες, τὴν δὲ βυβλίνην Αἰγύπτιοι· ἔστι δὲ ἑπτὰ στάδιοι ἐξ Ἀβύδου ἐς τὴν ἀπαντίον. Καὶ δὴ ἐζευγμένου τοῦ πόρου ἐπιγενόμενος χειμὼν μέγας συνέκοψέ τε ἐκεῖνα πάντα καὶ διέλυσε. Ὡς δ' ἐπύθετο Ξέρξης, δεινὰ ποιεύμενος τὸν Ἑλλήσποντον ἐκέλευσε τριηκοσίας ἐπικέσθαι μάστιγι πληγὰς καὶ κατεῖναι ἐς τὸ πέλαγος πεδέων ζεῦγος. Ἤδη δὲ ἤκουσα ὡς καὶ στιγέας ἅμα τούτοισι ἀπέπεμψε στίξοντας τὸν Ἑλλήσποντον. Ἐνετέλλετο δὲ ὦν ῥαπίζοντας λέγειν βάρβαρά τε καὶ ἀτάσθαλα· «Ὦ πικρὸν ὕδωρ, δεσπότης τοι δίκην ἐπιτιθεῖ τήνδε, ὅτι μιν ἠδίκησας οὐδὲν πρὸς ἐκείνου ἄδικον παθόν. Καὶ βασιλεὺς μὲν Ξέρξης διαβήσεταί σε, ἤν τε σύ γε βούλῃ ἤν τε μή. Σοὶ δὲ κατὰ δίκην ἄρα οὐδεὶς ἀνθρώπων θύει, ὡς ἐόντι καὶ θολερῷ καὶ ἁλμυρῷ ποταμῷ.» Τήν τε δὴ θάλασσαν ἐνετέλλετο τούτοισι ζημιοῦν, καὶ τῶν ἐπεστεώτων τῇ ζεύξι τοῦ Ἑλλησπόντου ἀποταμεῖν τὰς κεφαλάς.

Erodoto, Storie

Traduzione:

SPOILER (click to view)
Dirigendosi dunque da Abido verso questo (tratto di) costa, (coloro) ai quali (1) era stato dato l'incarico costruivano i ponti, i Fenici quello di lino bianco, gli Egiziani quello di papiro; ci sono sette stadi da Abido alla (costa) di fronte. E quando lo stretto era stato aggiogato, una violenta tempesta, sopraggiunta, fece a pezzi tutte quelle opere e (le) distrusse. Serse, come lo seppe, dando fuori di matto [facendo cose terribili] diede ordine di infliggere all'Ellesponto trecento colpi di [con la] frusta e di gettare nel mare un paio di ceppi. E ho pure [già] sentito dire che assieme a costoro inviò dei marchiatori a bollare l'Ellesponto. Ordinò [ordinava] dunque di pronunciare, mentre lo fustigavano, (le seguenti) parole barbare e insolenti: «O acqua cattiva [amara], il tuo signore ti infligge questo castigo, perché lo hai offeso senza aver subìto da lui alcuna ingiustizia. E il re Serse ti attraverserà, che tu lo voglia o no. A te, giustamente, nessun uomo offre sacrifici, perché sei un fiume melmoso e salmastro (3)». Il mare, dunque, ordinò [ordinava] di punirlo con questi (castighi), e a coloro che sovrintendevano alla costruzione del ponte sull'Ellesponto [all'aggiogamento dell'Ellesponto] (ordinò) di tagliare la testa.

(1) τοῖσι = οὗτοι οἷς; (2) κατεῖναι = καθεῖναι, inf. aor. III da καθίημι; nota la psilòsi; (3) tipico ὡς + participio con valore di causale soggettiva.


Edited by Arianna… - 21/11/2010, 20:42
 
Top
view post Posted on 21/11/2010, 20:42     +1   -1
Avatar

Senior Cat

Group:
Administrator
Posts:
17,188
Reputation:
+16

Status:


Questo brano è stato trasposto in attico, ma per il resto è identico all'originale.

Ma che gatti d'Egitto! **

Veramente curioso il comportamento dei gatti egizi, a sentire Erodoto...

Πολλῶν δὲ ὄντων τῶν ὁμοτρόφων τοῖς ἀνθρώποις θηρίων, πολλῷ ἂν ἔτι πλείω ἐγίγνετο, εἰ μὴ κατελάμβανε τοὺς αἰλούρους τοιάδε. Ἐπεὰν τίκτωσι αἱ θήλειαι, οὐκέτι φοιτῶσι παρὰ τοὺς ἄρρενας· οἱ δέ, βουλόμενοι μίγνυσθαι αὐταῖς, οὐκ ἔχουσι. Πρὸς οὖν ταῦτα σοφίζονται τάδε· ἁρπάζοντες ἀπὸ τῶν θηλειῶν καὶ ὑφαιρούμενοι τὰ τέκνα, κτείνουσι, κτείνοντες μέντοι οὐ πατοῦνται. Αἱ δὲ στερισκόμεναι τῶν τέκνων, ἄλλων δὲ ἐπιθυμοῦσαι, οὕτω δὴ ἀφικνοῦνται παρὰ τοὺς ἄρρενας· φιλότεκνον γὰρ τὸ θηρίον. Πυρκαιᾶς δὲ γιγνομένης, θεῖα πράγματα καταλαμβάνει τοὺς αἰλούρους. Οἱ μὲν γὰρ Αἰγύπτιοι διαστάντες φυλακὰς ἔχουσι τῶν αἰλούρων, ἀμελοῦντες σβεννύναι τὸ καιόμενον, οἱ δὲ αἴλουροι διαδύνοντες καὶ ὑπερθρώσκοντες τοὺς ἀνθρώπους εἰσάλλονται ἐς τὸ πῦρ. Ταῦτα δὲ γιγνόμενα πένθη μεγάλα τοὺς Αἰγυπτίους καταλαμβάνει. Ἐν αἷστισι δ' ἂν οἰκίαις αἴλουρος ἀποθνήσκῃ ἀπὸ τοῦ αὐτομάτου, οἱ ἐνοικοῦντες πάντες ξυροῦνται τὰς ὀφρῦς μόνας· παρ' οἷστισι δ' ἂν κύων, πᾶν τὸ σῶμα καὶ τὴν κεφαλήν.

Erodoto, Storie II 66

Traduzione:
Traduzione:

Benché siano (già) molti gli animali che convivono con gli uomini (in Egitto), sarebbero ancora più numerosi (1) se non succedessero ai gatti i seguenti [tali] fenomeni. Quando le femmine partoriscono, non si accostano più ai maschi; questi (ultimi), (pur) desiderando unirsi ad esse, non ci riescono. Dunque, contro questo (inconveniente), (i gatti maschi) escogitano queste (astuzie): rapiti e sottratti i piccoli alle (2) femmine, (li) uccidono, ma (pur) uccidendo(li) non (li) fanno a pezzi (3). Esse allora, private dei figli, e desiderando(ne) altri, finalmente vanno così dai maschi: perché questo animale [l'animale] è amante dei (propri) figli. Se poi scoppia un incendio, fenomeni soprannaturali s'impadroniscono dei gatti. Infatti gli Egizi, dopo essersi posti a distanza (l'uno dall'altro), fanno la guardia ai gatti, senza curarsi (4) di spegnere l'incendio; ma i gatti, intrufolandosi fra (di loro) e saltando al di là degli uomini, si buttano nel fuoco. Quando accade questo (5), grande dolore (6) prende gli Egizi. Inoltre, in tutte le case in cui un gatto muore (7) di morte naturale, tutti gli abitanti si rasano, (ma) solo le sopracciglia; (quelli) presso i quali invece (muore) un cane, (si rasano) tutto il corpo e la testa.

:D

(1) Molto ancora di più; (2) rapendo dalle; (3) calpestano; (4) hanno guardie dei gatti, avendo trascurato; (5) rispetto a tali cose che accadono (accusativo di relazione); (6) grandi dolori; (7) in qualunque casa muoia un gatto.


Edited by Arianna… - 20/3/2013, 22:19
 
Top
view post Posted on 20/3/2013, 22:12     +1   -1
Avatar

Senior Cat

Group:
Administrator
Posts:
17,188
Reputation:
+16

Status:


Cleobi e Bitone **

Il ricchissimo re della Lidia Creso, che ospita l'ateniese Solone nella sua reggia, gli chiede chi sia secondo lui l'uomo più fortunato della terra; del tutto inaspettatamente, Solone assegna il primato ad uno sconosciuto, un tal Tello. Indispettito, Creso gli domanda chi occupi il secondo posto...

Ὡς δὲ τὰ κατὰ τὸν Τέλλον προετρέψατο ὁ Σόλων τὸν Κροῖσον εἴπας πολλά τε καὶ ὄλβια, ἐπειρώτα τίνα δεύτερον μετ' ἐκεῖνον ἴδοι, δοκέων πάγχυ δευτερεῖα γῶν οἴσεσθαι. Ὁ δὲ εἶπε· «Κλέοβίν τε καὶ Βίτωνα. Τούτοισι γὰρ ἐοῦσι γένος Ἀργείοισι βίος τε ἀρκέων ὑπῆν καὶ πρὸς τούτῳ ῥώμη σώματος τοιήδε· ἀεθλοφόροι τε ἀμφότεροι ὁμοίως ἦσαν, καὶ δὴ καὶ λέγεται ὅδε ὁ λόγος· ἐούσης ὁρτῆς τῇ Ἥρῃ τοῖσι Ἀργείοισι ἔδεε πάντως τὴν μητέρα αὐτῶν ζεύγεϊ κομισθῆναι ἐς τὸ ἱρόν, οἱ δέ σφι βόες ἐκ τοῦ ἀγροῦ οὐ παρεγίνοντο ἐν ὥρῃ· ἐκκληιόμενοι δὲ τῇ ὥρῃ οἱ νεηνίαι ὑποδύντες αὐτοὶ ὑπὸ τὴν ζεύγλην εἷλκον τὴν ἅμαξαν, ἐπὶ τῆς ἁμάξης δέ σφι ὠχέετο ἡ μήτηρ, σταδίους δὲ πέντε καὶ τεσσεράκοντα διακομίσαντες ἀπίκοντο ἐς τὸ ἱρόν. Ταῦτα δέ σφι ποιήσασι καὶ ὀφθεῖσι ὑπὸ τῆς πανηγύριος τελευτὴ τοῦ βίου ἀρίστη ἐπεγένετο, διέδεξέ τε ἐν τούτοισι ὁ θεὸς ὡς ἄμεινον εἴη ἀνθρώπῳ τεθνάναι μᾶλλον ἢ ζώειν. Ἀργεῖοι μὲν γὰρ περιστάντες ἐμακάριζον τῶν νεηνιέων τὴν ῥώμην, αἱ δὲ Ἀργεῖαι τὴν μητέρα αὐτῶν, οἵων τέκνων ἐκύρησε. Ἡ δὲ μήτηρ περιχαρὴς ἐοῦσα τῷ τε ἔργῳ καὶ τῇ φήμῃ, στᾶσα ἀντίον τοῦ ἀγάλματος εὔχετο Κλεόβι τε καὶ Βίτωνι τοῖσι ἑωυτῆς τέκνοισι, οἵ μιν ἐτίμησαν μεγάλως, τὴν θεὸν δοῦναι τὸ ἀνθρώπῳ τυχεῖν ἄριστόν ἐστι. Μετὰ ταύτην δὲ τὴν εὐχὴν ὡς ἔθυσάν τε καὶ εὐωχήθησαν, κατακοιμηθέντες ἐν αὐτῷ τῷ ἱρῷ οἱ νεηνίαι οὐκέτι ἀνέστησαν, ἀλλ' ἐν τέλεϊ τούτῳ ἔσχοντο. Ἀργεῖοι δέ σφεων εἰκόνας ποιησάμενοι ἀνέθεσαν ἐς Δελφοὺς ὡς ἀνδρῶν ἀρίστων γενομένων.»

Erodoto

Traduzione:
Poiché Solone aveva provocato Creso raccontandogli le molte e fortunate vicende di Tello, (Creso) gli domandò [-ava] chi considerasse [vedesse] come secondo dopo di lui, convinto che avrebbe riportato di sicuro almeno il secondo posto. Ma egli (= Solone) disse: «Cleobi e Bitone. Costoro, che erano Argivi di stirpe, ebbero sempre di che vivere [a questi... era vita sufficiente], e oltre a ciò una forza fisica di tal genere: tutti e due erano allo stesso modo vincitori di gare atletiche, e (su di loro) tra l'altro si tramanda il seguente racconto: poiché ad Argo [per gli Argivi] c'era una festa (dedicata) a Era, era assolutamente necessario che la loro madre fosse portata al tempio con un carro, ma i loro buoi [i buoi per loro] non giungevano in tempo dal campo; allora, messi alle strette [chiusi fuori] dall'ora (tarda), i giovani, dopo essersi sistemati essi stessi sotto il giogo, tirarono il carro sul quale viaggiava la loro madre, e dopo aver percorso 45 stadi (= circa 8 km e mezzo) arrivarono fino al tempio. Dopo aver compiuto questo gesto ed essere stati ammirati da tutta la gente radunata per la festa, ebbero una fine nobilissima [ad essi, che avevano fatto queste cose ed erano stati visti da tutta l'adunanza, sopraggiunse una fine della vita nobilissima], e il dio mostrò in questo [queste cose] come per un uomo sia meglio essere morto che vivere. Infatti gli Argivi, stando intorno (a loro), dichiaravano beata la forza dei (due) giovani, le Argive invece la loro madre, (considerando) quali figli aveva avuto (1). E la madre, che era felicissima sia per il (loro) gesto che per la (buona) reputazione, postasi in piedi di fronte alla statua, pregò [-ava] la dea di concedere a Cleobi e Bitone, i suoi figli, che l'avevano onorata tanto, ciò che [τό] per un essere umano è la miglior cosa da ottenere [è meglio ottenere]. Dopo questa preghiera, dopo aver fatto i sacrifici ed aver partecipato al banchetto, messisi a dormire nel tempio stesso, i giovani non si risvegliarono più, ma rimasero così morti [si trattennero in questa morte]. E gli Argivi, dopo avere eretto loro delle statue [delle loro statue], (le) consacrarono [dedicarono] a Delfi, come si fa con i migliori fra gli uomini (2)".

(1) κυρέω + genitivo ha lo stesso significato di τυγχάνω + genitivo (= "ottenere"); (2) ὡς accompagna γενομένων: ὡς + participio (in questo caso genitivo assoluto) segnala una causale soggettiva o una comparativa ipotetica; qui si tratta certamente della prima, che si rende con perifrasi tipo "pensando che", "convinto/i che" e simili. Dunque: "convinti che fossero stati i migliori fra gli uomini". Un'altra possibilità è che il genitivo ἀνδρῶν ἀρίστων γενομένων si leghi ancora ad εἰκόνας; lett.: "come (statue) di uomini che erano stati ottimi".


Edited by Arianna… - 22/3/2013, 00:32
 
Top
3 replies since 13/3/2009, 23:50   2624 views
  Share